Un Torino d'acciaio ferma il Napoli sullo 0-0: orgoglio e applausi

La squadra di Mazzarri strappa un ottimo punto al San Paolo e sfiora il colpaccio in contropiede. Sabato l'Atalanta senza Rincon
Un Torino d'acciaio ferma il Napoli sullo 0-0: orgoglio e applausi© FOTO MOSCA

TORINO - Uno 0-0 finale con il Toro che al triplice fischio alza le mani al cielo a esultare. Facile capire perché. I granata scendono sul campo del Napoli manco si fosse al Polo Sud, si coprono così tanto che paiono infagottato con tre cappotti. Sì, perché Mazzarri decide di schierare una sola punta, Belotti, tenendo in panchina sia Iago Falque che Zaza. Per il Gallo le assistenze di Berenguer e Ansaldi, in teoria guastatori davanti al centrocampo De Silvestri-Rincon-Lukic-Aina, rimangono più che altro geroglifici di gesso sulla lavagna utilizzata dal tecnico nello spogliatoio del Filadelfia dove ha illustrato la strategia alla squadra. Certo, il Napoli è più forte, ha più qualità in ogni reparto del campo e per di più gioca in casa, per cui la prudenza non è un'idea sbagliata. Di fondo. Il problema, come sempre, è la misura. E il Toro col freno a mano tirato in partenza non può che andare incontro a una gara di sofferenza, dove solo qualche ripartenza può regalare ossigeno. Sembra tutto scritto e preventivato. Tra l'altro giocare contro il Napoli è tremendamente complicato per due fattori basilari e fondamentali: i fraseggi a metà campo sono velocissimi grazie alla tecnica sopraffina di tutti i partenopei a innescare sponde veloci tipo flipper che fanno venire il mal di testa oltre al fatto che la squadra di Ancelotti ha una velocità media, palla al piede, impressionante. Per cui tenere testa è difficilissimo. Sta di fatto che la prima frazione si chiude a reti inviolate grazie al fatto che in almeno due occasioni Milik o non arriva alla deviazione sottomisura per un nanosecondo, oppure la sua spizzata esce di pochi centimetri mentre Sirigu chiude con efficacia un tiro a botta sicura di Insigne. Per il Toro, proprio allo scadere, un tiro di Rincon rimpallato da Koulibaly.


SPIRITO TORO - Nella ripresa lo spartito della musica non cambia: Napoli che attacca e Toro che difende. Al 10' della ripresa Meitè prende il posto di Rincon ammonito mentre dopo un'ora di gioco tocca a Baselli prendere il posto di Berenguer. A metà ripresa paratona di Sirigu su tiro violento di Milik. Poi nel Napoli entrano Mertens e Verdi per Callejon e Fabian Ruiz per avere più freschezza e una trazione ancora più anteriore. E infatti a un quarto d'ora dalla fine arriva il palo di Insigne con un tiro da fuori a giro. Mazzarri a 12' dalla fine toglie Ansaldi per Parigini. Troppo poco per far paira al Napoli che nel secondo tempo col passare dei minuti sembra accusare le tossine dello sforzo in Europa League a Zurigo. Nel recupero in contropiede Ola Aina non vede Belotti solo in mezzo, Mertens sfiora il palo su punizione, e Belotti ancora in contropiede, lanciatosi da solo, viene atterrato a metà campo. Alla fine un punto a testa che non significa dividere la posta in palio perché il pareggio vale molto di più per un Torino che con grande umiltà e applicazione muove la classifica e resta agganciato al treno Europa League.

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