© LAPRESSETORINO - Un Parma appuntito, ben più reattivo e in palla del Toro vince in casa dei granata e li raggiunge in classifica, a quota 17. Per la squadra di Mazzarri, incapace di produrre gioco se non a strappi, è una brutta caduta, dopo il brillante 4 a 1 di Genova sulla Samp. Di Gervinho, Inglese e Baselli le reti. La cronaca, ora.
PUGNI IN FACCIA - Il primo tempo assume per 37 minuti, cioè fino alla sassata dal limite di Baselli che riapre i conti (1-2), i contorni della partita stregata. Stregata, perché inizia male e continua peggio, per il Toro. I granata cominciano a macinar gioco, ma verso il 5’ il Parma inizia a disegnare trame pericolose in avanti, che trovano lo sbocco nel gol del vantaggio già al 9’, per quanto favorito da un errore d’intesa tra Izzo e Nkoulou. Che si ostacolano a ripetizione, in area, favorendo la fuga di Gervinho, abile poi a infilare Sirigu da due passi. E le streghe compaiono più ancora al 12’, quando Belotti, sul filo del fuorigioco, in spaccata davanti a Sepe devia clamorosamente alto una deviazione di testa di Baselli. I granata attaccano, anche se non tutte le bocche sputano manovre ficcanti (viste le difficoltà di Iago e i giri a vuoto di Soriano). E così, dopo un tiraccio svirgolato da Baselli al 19’ e un Var visionato da Massa per una deviazione di Nkoulou (ma aveva il braccio attaccato al corpo), il 4-3-3 del Parma trova un’altra gran ripartenza: Gervinho vola, servizio sulla sinistra per Gagliolo, cross basso e deviazione perfetta all’incrocio con la punta del piede di Inglese, tra i migliori in campo gol a parte: 2 a 0 al 25’.
IL CORO DELLA MARATONA - Il Toro è tramortito. E al 31’ rischia di capitolare ancora, ma Sirigu respinge miracolosamente un tiro di Biabiany, di nuovo solo. Solo al 37’, dopo che la Maratona aveva rincuorato i granata, chiaramente sotto shock (“forza ragazzi”), si interrompe il disfacimento del Toro: merito di una sassata dal limite di Baselli, che porta Mazzarri a rinviare un cambio (Zaza). De Silvestri ha ancora un’occasione al 42’, ma arriva tardi su un lungo invito di Belotti. Poco dopo, Gagliolo atterra proprio De Silvestri al limite, mentre il terzino granata si stava involando su Sepe: non solo a noi è sembrato subito, chiaramente, un fallo da espulsione, e anche le immagini tv lo certificano (chiara occasione da gol), ma in questi casi il Var non si applica e Massa, incredibilmente, lascia proseguire (alla prima giornata, Torino-Roma, da varista non vide il fallo da rigore di Fazio su Iago). Infine, al 45’, un’altra botta da lontano: di Rincon, che però finisce fuori. Ma il Toro si è ridestato, finalmente.
RIPRESA - Emiliani sempre col tridente delle insidie (Biabiany-Inglese-Gervinho), mentre al 3’ Mazzarri inserisce Zaza per Djidji e cambia modulo (dal 3-4-2-1 al 4-4-2). Si passa alla difesa a 4, dunque, col doppio centravanti: De Silvestri, Nkoulou, Izzo e Ola in difesa, Iago, Rincon, Baselli e Soriano a centrocampo. Ma al 9’ proprio Zaza perde un pallone sulla trequarti, dopo l’ennesimo fallo non visto: contropiede di Gervinho e conclusione a botta sicura di Inglese davanti a Sirigu, che però si stampa sulla traversa. Altro cambio, al 13’: Berenguer per Soriano. Un minuto dopo, una testata di Belotti centrale, parata. Il Parma blocca bene gli spazi, i granata faticano a penetrare. Sepe respinge un tiro a giro di Berenguer, D’Aversa toglie Inglese e Biabiany per Ceravolo e Gazzola e passa al 4-4-2. Al 27’ occasione di testa per Zaza, ma deviazione fuori, dopo un brividone per Sirigu (pallonetto poco alto sopra alla traversa di Gervinho, sempre pericolosissimo in contropiede). Terzo cambio del Parma al 32’: Deiola per Scozzarella. E Mazzarri, al 37’, dopo un colpo di testa del Gallo parato: Parigini per Baselli, con Berenguer interno. Sirigu para dapprima in angolo su Ceravolo e poi al 42’, 2 volte con ben maggiore difficoltà, su Gagliolo. La partita si fa sempre più spezzettata. E finisce con la vittoria meritata del Parma.