Inter-Fiorentina 2-1, Icardi cala il tris nerazzurro: gol e assist per D’Ambrosio

Dopo Tottenham e Sampdoria, la squadra di Spalletti doma anche i viola con un gol nel finale. Agli ospiti non basta un grande Chiesa
Inter-Fiorentina 2-1, Icardi cala il tris nerazzurro: gol e assist per D’Ambrosio© www.imagephotoagency.it

MILANO - Nello spazio di 8 giorni l’Inter ha rivoluzionato emotivamente l’incipit del romanzo di questa stagione. Senza splendere e convincere sul piano del gioco, i nerazzurri piegano la Fiorentina con l’ennesima rete nell’ultimo segmento di partita: dopo Vecino contro il Tottenham e Brozovic contro la Samp, anche D’Ambrosio alimenta l’ineluttabilità della “zona Inter” e porta la squadra di Spalletti al terzo posto.

PALO MIRALLAS - Rispetto al successo di Genova c'è De Vrij al fianco di Skriniar mentre Candreva viene confermato titolare a destra con Perisic dall'altra parte. Pioli invece dà fiducia a Mirallas che debutta dal 1’ dopo aver convinto nello spezzone di gara giocato contro la Spal. Il piano partita ospite sin delinea si dai primi secondi: i viola provano ad azzerare l’ossigeno sul pianeta interista con un pressing alto orchestrato con le due linee di centrocampo e attacco. Al 4’La manovra della Fiorentina è armonica: innescato da Benassi, Mirallas ha tempo e spazio per sparare con il destro e stampa la palla sul palo alla destra di Handanovic. La paura scuote i nerazzurri che ribaltano subito il copione condannando gli avversari a una ventina di minuti di apnea.

CANDREVA IN CATTEDRA - Allo scoccare dell’11’ la prima fiammata nerazzurra, gentilmente concessa da un azzardo in disimpegno del 19enne Lafont: Candreva potrebbe approfittare dell’errore ma il suo destro tramonta sopra la traversa. Passano 3 minuti e a sprecare una palla d’oro è Icardi: al termine di una ripartenza rapida, Nainggolan getta un fascio di luce sull’argentino che taglia in maniera puntuale l’area ma calcia debolmente. Candreva è il propulsore primario dei nerazzurri sul fronte offensivo: al 18’ apparecchia uno scenario idilliaco per il destro di prima intenzione di Perisic, la palla sfiora il bersaglio.

SI SBLOCCA ICARDI – Dopo essersi addormentata nella fase centrale del primo tempo, la Fiorentina rialza il volume dell’aggressività e si desta attivando il duo Chiesa-Simeone: il numero 25 serve il Cholito che chiama Handanovic a un intervento prodigioso. Al 42’ l’episodio che sbriciola l’equilibrio del match: su un cross dal lato corto dell’area di rigore di Candreva, Vitor Hugo sfiora la palla con il braccio. L’arbitro Mazzoleni assegna il rigore avvalendosi dell’ “on field review” e Icardi si sblocca dopo 360’ in campionato mixando potenza e precisione.

LAMPO CHIESA – La rete sul tramonto della frazione non galvanizza l’Inter che viene trafitta al primo tiro in porta della ripresa. Nainggolan si fa fermare nella ripartenza, la palla finisce a Chiesa che spara da fuori e con la complicità della deviazione di Skriniar beffa Handanovic firmando il 3° gol stagionale. Subito dopo l’1-1 Pioli toglie uno spento Simeone, dentro Pjaca con Mirallas che diventa il punto di riferimento centrale del tridente. Spalletti risponde con Politano al posto di Candreva, migliore in campo dei primi 45’.

EFFETTO PJACA - L’imprevidibilità di Chiesa è un incubo per la difesa dell’Inter: al 58’ D’Ambrosio salva con il petto sul colpo di testa di Pjaca (ottimo impatto sul match), armato proprio dal figlio d’arte. La palla finisce a Benassi e questa volta è Skriniar a immolarsi. Anche al 62’ Chiesa dà sfoggio della sua classe abbinata al furore agonistico: dopo aver lottato contro tutto e tutti il numero 25 calcia debolmente ma dimostra ancora una volta di essere un talento adamantino.

COLPO DI CODA – Serve una scintilla sul fronte offensivo e allora Spalletti fa uscire dai blocchi Keita che prende il posto di Vecino e affianca Icardi in un 4-4-2 molto offensivo. La mossa non sembra cambiare l’inerzia della contesa ma quando si entra nell’ultimo quarto d’ora scatta la zona Inter: al 77' D’Ambrosio si accentra partendo dalla linea laterale, dialoga con Icardi e poi autografa con il sinistro un gol pesantissimo. La Fiorentina non è feroce ma al 90’ il neo entrato Vlahovic fallisce il 2-2 colpendo di testa in splendida solitudine in area. L’Inter riesce a proteggere un successo che può rappresentare un volano inestimabile: la squadra che sembrava smarrita dopo il flop con il Parma ora può vantare una grande solidità mentale. Vincere 3 partite consecutive con un gol nel finale non può essere una casualità: ci sono ancora difetti da limare, ma l’Inter sembra in costante evoluzione, soprattutto dal punto di vista della compattezza e del carattere.

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