LA 'NOTTE DEL MAESTRO' - Una carriera che verrà celebrata nella 'Notte del Maestro', il 21 maggio a San Siro per l'ultima partita del campione con gli amici e colleghi di una vita. Nella 'sua squadra' prenderebbe «Nesta in difesa: con Ale ho diviso per anni la camera nei ritiri con la nazionale. Ronaldo il 'Fenomeno' davanti: ci ho giocato all'Inter. Buffon in porta. Io in mezzo, ma mi porto Gattuso a guardarmi le spalle». L'allenatore ideale? «Ne ho avuti di straordinari, da Mazzone che mi cambiò ruolo spostandomi da trequartista a playmaker davanti alla difesa fino ad Ancelotti, un altro fratello. Ma Conte li supera tutti. Ho avuto la fortuna di incontrarlo al momento giusto, dopo l'addio al Milan nel 2011. Conte mi ha insegnato molto. Ma tutti mi hanno lasciato qualcosa. L'inglese Hodgson all'Inter mi chiamava Pirla: non lo faceva apposta, era un problema di lingua, non conosceva bene l'italiano».
Pirlo ha poi concluso parlando del suo futuro. Prosegui per scoprire cosa ha detto... >>