Serie A: l'Inter fatica ma piega il Bologna, volano Sampdoria e Genoa

I nerazzurri tornano a sorridere dopo circa due mesi vincendo 2-1 a San Siro con le reti di Eder e Karamoh, le liguri battono Verona e Chievo
Serie A: l'Inter fatica ma piega il Bologna, volano Sampdoria e Genoa© Inter via Getty Images

TORINO - Momento d'oro per Sampdoria e Genoa: mentre i doriani stendono il Verona e si riprendono il sesto posto solitario a +3 sul Milan e a +5 sugli stessi granata, il Genoa bissa il successo sul campo della Lazio passando anche su quello del Chievo, steso anch'esso da Laxalt com'era capitato ai bianconelesti. La notizia del giorno è però il ritorno al successo dell'Inter che non vinceva dal 3 marzo contro il Chievo: a cadere a San Siro è il Bologna che perde di misura, punito da Eder e Karamoh (del grande ex Palacio la rete del momentaneo pari).

INTER-BOLOGNA 2-1 - Con Icardi ancora indisponibile e costretto nuovamente alla tribuna, Spalletti lancia Eder nel ruolo di centravanti e schiera a sorpresa Karamoh al posto di Candreva davanti al terzino destro Cancelo mentre in mediana ci sono Vecino e Borja Valero. Sull'altro fronte Donadoni deve fare ancora a meno dell'infortunato Verdi e preferisce l'ex di turno Palacio al centro del tridente d'attacco con Destro in panchina. Pronti-via e l'Inter passa subito in vantaggio: è il 2' quando Karamoh serve sulla corsa Brozovic che pesca in area Eder, bravo a battere con lucidità Mirante segnando il suo quinto gol nelle ultime 4 partite in cui è stato schierato titolare. Il Bologna incassa il colpo e reagisce, sfiorando il pari con Palacio che al 22' di testa costringe Handanovic a un tuffo provvidenziale. È il preludio del pari che arriva tre minuti dopo quando Miranda svirgola un rinvio e spiana la strada allo stesso Palacio, che stavolta sceglie la soluzione di potenza e scaraventa in porta la palla dell'1-1 senza poi esultare per rispetto dei suoi vecchi tifosi mentre i nuovi compagni lo festeggiano abbracciandolo. Tutto da rifare per l'Inter che al 43' chiede vanamente il rigore per un contatto in area tra Poli ed Eder: l'arbitro è a pochi passi dall'azione e lascia correre. SI va al riposo sull'1-1 e al rientro in campo Spalletti manda in campo il nuovo difensore Lisandro Lopez al posto di Miranda. I nerazzurri ripartono con grande carica e al 48'  sfiorano il nuovo vantaggio: il cross di Brozovic viene prolungato da Vecino verso D'Ambrosio che di testa colpisce la traversa, con Skriniar che ancora di testa spedisce incredibilmente alto sul tap-in. San Siro si accende e l'entusiasmo aumenta quando al 58' Rafinha prende il posto di Brozovic (fischiato) per esplodere definitivamente al 63' quando Karamoh si libera di quattro giocatori in uno scambio con lo stesso ex Barça prima di firmare il nuovo sorpasso con uno splendido sinistro a giro. L'Inter è di nuovo avanti e al 68' il Bologna resta anche in dieci per il secondo giallo rimediato da Mbaye (fallo su Rafinha). Pur con l'uomo in meno gli emiliani non si arrendono e prima chiedono invano un calcio di rigore per fallo di mano di D'Ambrosio, giudicato involontario da Valeri con l'ausilio del Var, e poi sfiorano due volte l'incredibile pari con Palacio (parata di Handanovic) e con Masina. Nervi tesi nel finale quando viene espulso lo stesso Masina per un fallo di Lisandro Lopez mentre poco prima era stato graziato Borja Valero per una brutta entrata da dietro. I minuti di recupero sono 9, ma l'Inter resiste e torna a festeggiare la vittoria che mancava dal 3 dicembre quando sconfisse il Chievo scavalcando la Lazio in zona Champions e prendendosi così il terzo posto.

Inter-Bologna 2-1: il tabellino

SAMPDORIA-VERONA 2-0 - Orfano di Praet e Gaston Ramirez, Giampaolo sceglie Caprari nel ruolo di trequartista dietro a Zapata e Quagliarella e il Verona viene preso di assedio fin dai primi minuti. Dopo gli interventi di Nicolas su Caprari (2') e Linetty (8'), all'11' è il palo ad aiutare il portiere scaligero sul colpo di testa di Quagliarella servito da Caprari. La combinazione tra i due si ripete al 17' ma stavolta è Vukovic a deviare sul palo la conclusione dell'esperto bomber doriano, mentre al 19' è miracoloso sul "rigore in movimento" calciato da Linetty. Con il passare dei minuti la spinta dei liguri sembra affievolirsi e il Verona arriva indenne al riposo, ma al rientro in campo è di nuovo una Samp arrembante e il risultato si sblocca al 50': l'ispiratissimo Caprari scodella in area e Barreto di testa infila Nicolas. L'Hellas accusa il colpo e rischia di capitolare al 56', quando Barreto lancia Zapata che a tu per tu con Nicolas sbaglia incredibilmente il lob. Per il raddoppio dei padroni di casa bisogna così aspettare il 40', quando Quagliarella su rigore (fallo di Valoti su Kownacki) spiazza il portiere siglando il suo 17esimo gol in campionato. Nel finale è poi Kownacki a fallire il tris per troppo egoismo, ma a 'Marassi' è comunque festa per una Samp sempre più convinta di poter strapare il pass per l'Europa.

CHIEVO-GENOA 0-1 - Poche emozioni per gran parte del match al 'Bentegodi' nello scontro diretto tra due pretendenti alla salvezza, un traguardo che il Genoa però vede ora più vicino grazie alla rete segnata nel finale da Laxalt che dopo aver sbancato l'Olimpico piegando la Lazio si ripete con gli scaligeri. La rete dell'utuguagio è arrivata infatti al 91', dopo che le uniche vere occasioni del match erano state di Pandev (gol annullato al 36' per fuorigioco e miracolo di Sorrentino al 37'). Una rete che regala a Ballardini la seconda vittoria di fila e altri tre punti d'oro per rimpinguare una classifica che ora preoccupa meno i liguri, a differenza di quanto accade invece per il Chievo di Maran.

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