ACCUSE PESANTI - «Vidal va seguito da un medico - disse allora Sampaoli -. Ama bere e non si controlla, come al ritorno da una trasferta a Lima quando sull’aereo mi chiese se poteva aprire una birra che aveva comprato in aeroporto. Gli risposi di no, perché con noi viaggiavano anche i dirigenti e altre persone ma lui e altri riuscirono comunque a rimediare una bottiglia di whisky dagli assistenti di volo». L’ex bianconero non è però il solo calciatore del Cile entrato nel mirino dell’allenatore: si va da Gary Medel («Gli piace divertirsi, anche se non beve») ad Alexis Sanchez («A volte arriva con lesue cuffie e si mette a fare colazione seduto dasolo e senza parlare con nessuno») fino a Mauricio Pinilla («Quando lo convoco pensa solo alle feste»), Eduardo Vargas («Ogni volta che viene in Nazionale sta messo peggio») e Mati Fernández («Non è al livello che io pretendo per la Nazionale»). Un gruppo dunque difficile da gestire, nonostante l’impegno del portiere e capitano Claudio Bravo, che secondo Sampaoli però è solo quello che «ci mette la faccia mentre a comandare lo spogliatoio è la 'Banda Pitillo'». Una banda composta, secondo i media cileni, da Gonzalo Jara, Arturo Vidal, Jean Beausejour, Jorge Valdivia e Mauricio Pinilla.