Caldara: «Ho fatto bene ad aspettare: alla Juve non si può sbagliare»

Il difensore azzurro è pronto per la nuova avventura in bianconero: «Non sono mai stato considerato un campione, ma so che posso crescere giorno dopo giorno»
Caldara: «Ho fatto bene ad aspettare: alla Juve non si può sbagliare»© LAPRESSE

TORINO - «Credo che sia un mostro sacro, io non posso nemmeno paragonarmi a lui, è stato un giocatore di un'altra categoria». Lo ha detto il difensore Mattia Caldara in conferenza stampa a Coverciano, rispondendo a una domanda sul grande Gaetano Scirea che proprio oggi avrebbe festeggiato il 65esimo compleanno e che in carriera ha vestito le maglie di Atalanta e Juventus. «Sono stati due anni molto importanti all'Atalanta. L'inizio è stato complicato, sia per i metodi di allenamento di Gasperini che per la differenza con la Serie B. Poi è arrivata la chiamata della Juventus, ma ho fatto bene ad aspettare. Spero di essere pronto adesso, in bianconero non si può sbagliare. Spero di fare bene alla Juve, ho fatto gradino dopo gradino, sono partito dalla serie D e ora sono arrivato in Nazionale - ha aggiunto Mattia Caldara -. Sin da piccolo non sono mai stato considerato un campione, ma so che posso crescere giorno dopo giorno e ancora molto». Lui arriva alla Juve, Gigi Buffon lascia i bianconeri: «Giocare con una leggenda come lui fa piacere a tutti.Sappiamo come è andata, credo che abbia dato davvero tanto sia al calcio italiano che alla Juve».

MANCINI - Caldara fa un parallelo tra il modo di allenare di Gasperini e quello di Mancini: «Roberto, anche se abbiamo fatto finora pochi allenamenti, ci ha gia' fatto capire i suoi concetti principali che sono molto diversi da quelli di Gasperini, devo impararli velocemente. Per quel poco che ho potuto capire in questi due giorni Mancini vuole che stiamo molto corti e stretti e sempre molto aggressivi, con molta presenza in zona palla. Gasperini invece vuole che stiamo a tre in difesa. Anche il gioco in fase di possesso palla e non è diverso».

LE PAROLE DI CRISCITO - Dal ritiro azzurro ha parlato anche Domenico Criscito che nella prossima stagione giocherà nel Genoa, la sua squadra del cuore. «Sono sincero, ogni volta che metto piede qui, un brutto ricordo di quel periodo viene, ma fa parte della vita, mi ha aiutato tanto a crescere - ha ammesso il difensore riferendosi all'esclusione di sei anni fa dal gruppo azzurro per un presunto coinvolgimento nella vicenda calcioscommesse -. Sono fortunato ad aver avuto accanto persone che mi sono state vicino in quel momento. Adesso dopo sei anni sono qui, molto felice di esserci e con qualche esperienza e partita europea in più. E' una cicatrice e una cicatrice non va mai via. E' un ricordo, fa parte della vita, bisogna guardare avanti. Sono passati sei anni, ora guardo in modo positivo a questa avventura».  (In colloborazione con Italpress)

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