Bellingham Golden Boy anche della moda: "Lo vuole Louis Vuitton"

La star del Real potrebbe diventare il nuovo volto della celebre maison francese. Il connubio tra campioni, club, sport e grandi marchi è sempre più stretto

Jude Bellingham sta dominando in questa prima parte di stagione. Dopo il trasferimento al Real Madrid, che la scorsa estate ha acquistato il talento inglese per 103 milioni, l’ex Borussia Dortmund ha scalato le marce mettendo a referto una prima parte stagione straordinaria che in maniera inesorabile sta frantumando qualsiasi tipo di record: 17 presenze, 15 gol e 4 assist in 1474 minuti di totale dominio con la maglia del prestigioso club spagnolo. Bellingham, lo scorso 17 novembre, è ufficialmente diventato il Golden Boy Absolute Best 2023 (giunto alla 21ª edizione) e questa sera a Torino riceverà il prestigioso riconoscimento.

Carlo Ancelotti, tecnico del Real, qualche giorno fa ha pronunciato parole importanti sul gioiello inglese: "A chi somiglia di più Bellingham fra Di Stefano, Zidane e Cruyff? Di Stefano non l'ho visto giocare, nella scorsa conferenza stampa ho fatto un confronto con Zidane ma direi che mi ha sorpreso come è successo la prima volta che ho visto Kaká, non dico che si somigliano ma Jude ha qualcosa di Kaká”. Una vera e propria investitura da parte di uno dei migliori allenatori della storia del calcio. Ma Jude non è solo un campione nel rettangolo verde...

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Bellingham e Louis Vuitton insieme? L'indiscrezione

Che sia una stagione straordinaria per Bellingham non è solo confermato dai risultati sul campo ma anche per quello che avviene fuori dal terreno di gioco. Dopo le fantastiche prestazioni inanellate dal talento classe 2003, negli scorsi giorni è arrivata dall’Inghilterra l’indiscrezione che vuole il campione inglese corteggiato da Louis Vuitton, una delle case della moda più importanti al mondo. Secondo quanto riferito dal "Daily Mail", infatti, la maison francese del gruppo LVMH, di proprietà di Bernard Arnault, avrebbe offerto a Bellingham un contratto di sponsorizzazione multimilionario.

La prestigiosa casa di moda transalpina non è nuova in questi accordi con star sportive di livello assoluto. Basti pensare allo scorso mondiale, quello giocato in Qatar e vinto dall'Argentina, quando venne diffusa una campagna pubblicitaria con Lionel Messi e Cristiano Ronaldo (famosissimo è rimasto lo scatto, utilizzato in un post proprio da Louis Vuitton, che ritraeva i due campioni intenti a giocare a scacchi) o anche al fatto che un "travel case" di LV è utilizzato per conservare la Coppa del Mondo, il Pallone d’Oro e il Larry O'Brien Trophy, trofeo che viene assegnato ai vincitori delle Finals NBA (il dorato mondo del basket statunitense e LV da qualche anno hanno una partnership insieme), o anche al messaggio social, utilizzato in un'altra celebre campagna che ha fatto il giro del mondo (Louis Vuitton Core Values) in vista del Mondiale giocato in Sudafrica nel 2010, in cui vengono ritratti Pelé, Zidane e Maradona mentre giocano a calcio balilla (è rimasta iconica la foto scattata da Annie Leibovitz al Café Maravillas di Madrid).

Bellingham peraltro è un grande appassionato di moda. In occasione della premiazione del Pallone d’Oro a Parigi ha sfilato sul red carpet del Théatre du Chatelet della capitale francese vestito con uno smooking doppio petto satinato. Senza dimenticare quando nel giugno scorso fu presente, sempre nell'iconica città transalpina, proprio per la sfilata primavera-estate 2024 di Louis Vuitton insieme al fratello minore Jobe e Marcus Rashford, talento del Manchester United.

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Il legame sport-moda: da Haaland a LeBron e Sinner

Il mondo dello sport, inoltre, è da sempre una realtà che attira le grandi case della moda per sponsorizzare i propri indumenti e accessori. I campioni in campo diventano modelli anche fuori dal terreno di gioco, capaci di veicolare attraverso i social tendenze e costumi in grado di fare presa su più generazioni: Jack Grealish, stella del Manchester City è il volto di Gucci, Marcus Rashford e Heung-Min Son (campione del Tottenham) di Burberry, Erling Haaland (super attaccante del Manchester City di Guardiola) è stato ingaggiato da Dolce&Gabbana (tanto che lo scorso luglio è stato protagonista in Puglia, nella passerella firmata D&G andata in scena ad Alberobello, in occasione della sfilata Alta Moda).

Per non parlare dei campioni degli altri sport: LeBron James, uno dei più grandi giocatori della storia della NBA e star dei Los Angeles Lakers, per la sfida d’apertura della stagione 2023, è arrivato allo stadio dei Denver Nuggets indossando un outfit esclusivo e di grande valore di Louis Vuitton per lanciare la campagna della collezione di Pharrell. Jannik Sinner, fenomeno del tennis mondiale e numero 4 del mondo, sia a Wimbledon che agli Us Open che alle Nitto ATP Finals di Torino, ha sfoggiato il prestigioso borsone di Gucci, maison italiana dello stilista Sabato De Sarno, della quale il campione azzurro è volto e icona (lo scorso settembre ha partecipato durante la settimana della moda di Milano alla sfilata Gucci Primavera-Estate 2024 sedendo in prima fila). E naturalmente anche Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo, che da qualche mese è diventato ufficialmente brand ambassador per Louis Vuitton (che un paio di anni fa aveva trovato l'accordo con la star del tennis femminile Naomi Osaka).

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Juve, Inter, Milan, Roma, Psg: i grandi club e le maison

Ma il connubio fra le case di alta moda e il mondo dello calcio non si ferma ad accordi privati con i singoli giocatori ma da anni è particolarmente sviluppato anche tra le stesse celebri maison e le squadre più importanti del mondo, vestite per le occasioni formali con abiti sartoriali firmati dalle griffe più celebri.

La Juventus ha una partnership ufficiale con Loro Piana (la maison piemontese veste i calciatori bianconeri in tutti gli impegni ufficiali, dalle occasioni più istituzionali ai momenti pre e post partita), Moncler è l'official formal wear partner dell'Inter, Fendi della Roma (con Dybala, Pellegrini e gli altri giocatori giallorossi in posa in abiti eleganti di fronte al Colosseo quadrato, sede della casa di moda italiana), Off-White del Milan (lo scorso settembre è stata presentata la seconda collezione di divise off-pitch dei rossoneri), Dior del Paris Saint Germain (insieme per il terzo anno di fila, con Mbappé e compagni che vestono fuori dal campo le creazioni di Kim Jones), Dsquared2 del Manchester City (lo scorso maggio è stata lanciata la nuova capsule collection per celebrare la partnership tra il club campione d'Europa e il brand milanese che dura da sette anni), Balenciaga del Rennes, Ermenegildo Zegna del Real Madrid (il nuovo guardroba che indosseranno in questa stagione i calciatori e i giocatori di basket del club spagnolo è stato svelato lo scorso 2 ottobre). Fino ad arrivare al maestro Giorgio Armani che da anni firma i completi della Nazionale di calcio con la linea Emporio Armani e che nel 2024 sarà official Outfitter dell'Italia Team ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi con il brand EA7.

Il binomio sport e moda, dunque, è sempre più saldo: se i calciatori sono sempre più presenti alle fashion week internazionali, i brand delle maison di tutto il mondo fanno a gara per vestire i campioni degli sport più amati.

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Jude Bellingham sta dominando in questa prima parte di stagione. Dopo il trasferimento al Real Madrid, che la scorsa estate ha acquistato il talento inglese per 103 milioni, l’ex Borussia Dortmund ha scalato le marce mettendo a referto una prima parte stagione straordinaria che in maniera inesorabile sta frantumando qualsiasi tipo di record: 17 presenze, 15 gol e 4 assist in 1474 minuti di totale dominio con la maglia del prestigioso club spagnolo. Bellingham, lo scorso 17 novembre, è ufficialmente diventato il Golden Boy Absolute Best 2023 (giunto alla 21ª edizione) e questa sera a Torino riceverà il prestigioso riconoscimento.

Carlo Ancelotti, tecnico del Real, qualche giorno fa ha pronunciato parole importanti sul gioiello inglese: "A chi somiglia di più Bellingham fra Di Stefano, Zidane e Cruyff? Di Stefano non l'ho visto giocare, nella scorsa conferenza stampa ho fatto un confronto con Zidane ma direi che mi ha sorpreso come è successo la prima volta che ho visto Kaká, non dico che si somigliano ma Jude ha qualcosa di Kaká”. Una vera e propria investitura da parte di uno dei migliori allenatori della storia del calcio. Ma Jude non è solo un campione nel rettangolo verde...

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