Champions, Chiellini: «Juve, bisogna partire subito con il piede giusto»

Il capitano: «Sono orgoglioso della mia carriera qui: sono arrivato in paradiso, sceso all'inferno e poi tornato in paradiso»
Champions, Chiellini: «Juve, bisogna partire subito con il piede giusto»© Juventus FC via Getty Images

VALENCIA - Giorgio Chiellini e la Champions League: da capitano è comunque un'altra cosa: «C'è sicuramente tanto orgoglio da parte mia, ora che sono al 14° anno di Juve. Direi che sono arrivato in paradiso, sceso all'inferno e poi sono tornato in paradiso. C'è stata una crescita importante, abbiamo alzato il livello anno dopo anno e ora iniziamo questo torneo con grandi aspettative. E' nostra intenzione partire con il piede giusto, ci sentiamo sicuramente più forti rispetto all'anno scorso, anche se sarà solo il campo a parlare. Domani abbiamo un impegno difficile, perché qui anche le grandi spagnole hanno vinto poco. A livello tecnico e ambientale sarà dura, ma alla fine è il miglior modo per calarsi subito in questa Champions».

IO E DOUGLAS COSTA - «Di sicuro non gli ho parlato da capitano, di certo da parte nostra c'è vicinanza. Alla fine lui è un ragazzo che qua con noi si è sempre comportato bene, ha chiesto scusa e pagherà. Da parte nostra c'è appoggio e sostegno, lui sa che ha fatto una cosa sicuramente sbagliata, però tutti noi sbagliamo. E lui ha capito sicuramente, è una cosa che non risuccederà. E lui tornerà a dare una mano in campo, è un ragazzo d'oro, che ha perso la testa. Non va crocefisso».

JUVE CHAMPIONS - «Ci sentiamo cresciuti come squadra e di anno in anno questa crescita per fortuna è stata costante. Però da qui a essere favoriti o pensare che ci sentiamo la Champions già a casa, c'è un abisso. Conosciamo le difficoltà e domani ne avremo un assaggio. Per ora sarà importante arrivare a marzo nelle condizioni migliori, sapendo che almeno 5-6 squadre al nostro livello vogliono vincere la Coppa. E con le altre che arriveranno alla fase ad eliminazione diretta può succedere di tutto, porto l'esempio dell'anno scorso con Roma e Liverpool che non erano favorite. Il nostro è un mix di esperienza e gioventù che può fare molto bene. E domani sarà già una partita spartiacque in questo girone. Non mi piace parlare di una Juve favorita. Ci crediamo com'è giusto che sia, ma come quando negli altri anni ci siamo andati vicino uscendo dalla Coppa per un nonnulla. Abbiamo le caratteristiche ma di qui a dire che l'abbiamo già vinta c'è un abisso. Per ora bisogna solo arrivare a marzo in ballo per tutto, sperando di avere una Supercoppa vinta in più. E poi si cercherà di arrivare fino in fondo per cercare di alzare altri trofei».

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LE PRESSIONI - «Con l'esperienza e lo spessore che ha la Juve, non si può parlare di pressione in più. Semmai ci sono le aspettative, l'attesa di poter dimostrare che siamo cresciuti. Senza ossessione, ma con ancor più energia ed entusiasmo. L'ambiente esterno e i tifosi, è normale che ci spingano in questa direzione. Ma noi dovremo andare avanti con equilibrio».

IO E CANCELO - «Non è questione di sistema difensivo, ma di come si comporta tutta la squadra. Joao si è inserito bene, anche perché l'anno scorso si era ben adattato al calcio italiano. Chiaro, deve migliorare, qui a Valencia l'hanno già visto fare campionati importanti».

I GOL SUBITI - «E' vero, abbiamo preso reti molto simili, bisogna avere un po' più di attenzione nel marcare sui cross in area di rigore. Ne abbiamo parlato e sappiamo che nel più breve tempo possibile bisogna migliorare. In Champions, poi, spesso al primo errore vieni punito, quindi servirà massima attenzione. Bisogna lavorare tanto per poi arrivare allo standard ottimale in primavera».

IO E BUFFON - «Sento spesso Gigi, siamo amici da anni. Lui stasera è squalificato, spero finisca presto per vederlo nuovamente in campo anche in Champions».

La JUVE E CRISTIANO - «Se gli avversari guardano Ronaldo e la Juve con un occhio diverso? No, non è così».

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VALENCIA - Giorgio Chiellini e la Champions League: da capitano è comunque un'altra cosa: «C'è sicuramente tanto orgoglio da parte mia, ora che sono al 14° anno di Juve. Direi che sono arrivato in paradiso, sceso all'inferno e poi sono tornato in paradiso. C'è stata una crescita importante, abbiamo alzato il livello anno dopo anno e ora iniziamo questo torneo con grandi aspettative. E' nostra intenzione partire con il piede giusto, ci sentiamo sicuramente più forti rispetto all'anno scorso, anche se sarà solo il campo a parlare. Domani abbiamo un impegno difficile, perché qui anche le grandi spagnole hanno vinto poco. A livello tecnico e ambientale sarà dura, ma alla fine è il miglior modo per calarsi subito in questa Champions».

IO E DOUGLAS COSTA - «Di sicuro non gli ho parlato da capitano, di certo da parte nostra c'è vicinanza. Alla fine lui è un ragazzo che qua con noi si è sempre comportato bene, ha chiesto scusa e pagherà. Da parte nostra c'è appoggio e sostegno, lui sa che ha fatto una cosa sicuramente sbagliata, però tutti noi sbagliamo. E lui ha capito sicuramente, è una cosa che non risuccederà. E lui tornerà a dare una mano in campo, è un ragazzo d'oro, che ha perso la testa. Non va crocefisso».

JUVE CHAMPIONS - «Ci sentiamo cresciuti come squadra e di anno in anno questa crescita per fortuna è stata costante. Però da qui a essere favoriti o pensare che ci sentiamo la Champions già a casa, c'è un abisso. Conosciamo le difficoltà e domani ne avremo un assaggio. Per ora sarà importante arrivare a marzo nelle condizioni migliori, sapendo che almeno 5-6 squadre al nostro livello vogliono vincere la Coppa. E con le altre che arriveranno alla fase ad eliminazione diretta può succedere di tutto, porto l'esempio dell'anno scorso con Roma e Liverpool che non erano favorite. Il nostro è un mix di esperienza e gioventù che può fare molto bene. E domani sarà già una partita spartiacque in questo girone. Non mi piace parlare di una Juve favorita. Ci crediamo com'è giusto che sia, ma come quando negli altri anni ci siamo andati vicino uscendo dalla Coppa per un nonnulla. Abbiamo le caratteristiche ma di qui a dire che l'abbiamo già vinta c'è un abisso. Per ora bisogna solo arrivare a marzo in ballo per tutto, sperando di avere una Supercoppa vinta in più. E poi si cercherà di arrivare fino in fondo per cercare di alzare altri trofei».

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