Attenti, inizia la Cristiano League: la Coppa ha un effetto magico su CR7

Da Zidane al suo biografo tutti d’accordo che la Champions offre sempre il Ronaldo migliore. «Ama quella coppa, anche perché chi la vince è il favorito per il Pallone d’Oro»
Attenti, inizia la Cristiano League: la Coppa ha un effetto magico su CR7© Juventus FC via Getty Images

Chiamatela pure la Cristiano League, in fondo ha i numeri per pretenderlo: ne ha vinte cinque, ha segnato più di tutti (121 gol in 157 partite), ma soprattutto ama quella Coppa più di qualsiasi altro giocatore che vi partecipi. Chiunque abbia incrociato Ronaldo negli ultimi dieci anni ha captato l’effetto magico che esercita su di lui la massima competizione per club. E’ il suo palcoscenico, quello più luminoso, quindi quello sul quale brilla di più e, inutile girarci intorno, la vanità è uno dei motori più potenti fra quelli che fanno girare la macchina di muscoli con il numero sette della Juventus. Più la partita è importante, più gente intorno al mondo la sta guardando, più conta per far risplendere la propria gloria e più ci sono possibilità che Cristiano Ronaldo giochi al suo meglio. Non che snobbi i piccoli impegni, anzi! Zidane lo doveva convincere con lunghissimi e diplomatici discorsi a mollare il colpo in certe partitacce contro le piccole della Liga, in modo da preservarsi per i match che contano. Tuttavia, quando si tratta di Champions League, gli scatta qualcosa dentro, si accende un interruttore segreto e Cristiano entra in modalità Champions.

L’anno scorso è stato brutale nell’annientare gli avversari nel percorso che ha portato il Real Madrid a Kiev, andando in gol in tutte le partite (tutte!) dalla prima ai quarti di finale, con un totale di 15 gol in dieci partite, realizzando 5 doppiette. Non ha messo a segno nessuna rete nelle semifinali con il Bayern e in finale con il Liverpool, rimanendo tuttavia determinante nel successo finale. Nell’edizione precedente aveva firmato 12 reti in 13 partite, risultando estremamente decisivo nei quarti e nelle semifinali con due triplette consecutive contro Bayern e Atletico. «La Champions per lui significa qualcosa di più. Anche perché è la competizione che, soprattutto negli anni senza Mondiali ed Europei, risulta essere più decisiva di tutte per assegnare il Pallone d’Oro a cui lui tiene tantissimo», ha spiegato qualche mese fa Guillem Balague, il giornalista-scrittore che ha scritto una delle biografie più importanti sul fenomeno portoghese. Così come lo stesso Zinedine Zidane, che insieme con lui ha vinto le ultime tre Champions League, una volta aveva spiegato: «Quando sente aria di Champions League, Cristiano sembra innestare un’altra marcia. Non che nella Liga vada più lento, solo che quella competizione gli tira fuori ancora più velocità».

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Champions, i migliori video