TORINO - Champions League uguale soldi. Un’equazione ben chiara a tutti i club europei, dai più grandi che ogni anno si presentano ai nastri di partenza della massima competizione continentale e poi all’incasso fino a quelli che – nelle vesti di outsider - inseguono per l’intera stagione una qualificazione in grado di garantire un salto di qualità dal punto di vista dell’organico e delle ambizioni. Un’equazione che verrà però condizionata dal nuovo sistema di distribuzione che entrerà in vigore della prossima stagione e che terrà conto anche della storia di ogni club. Dell'importo lordo stimato di 3,25 miliardi di euro saranno 1,95 quelli destinati ai club: il 25% sarà destinato alle quote di partenza (488 milioni di euro: 15,25 a ogni squadra che accede alla fase a gironi); il 30% sarà destinato agli importi fissi relativi alle prestazioni (585 milioni di euro); il 30% verrà assegnato sulla base delle classifiche dei coefficienti di rendimento decennali (585 milioni di euro); il 15% sarà assegnato agli importi variabili (market pool) (292 milioni di euro).
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