© LAPRESSETORINO - Appuntamento in centro a Torino. Il presidente Andrea Agnelli ieri mattina ha raggiunto Edwin Van der Sar al Golden Palace, l’hotel nel quale l’ex portiere olandese ha soggiornato durante il blitz per l’incoronazione internazionale del “suo” Matthijs De Ligt, Golden Boy 2018 di Tuttosport. Una chiacchierata tra vecchi amici (Van der Sar dal 1999 al 2001 è stato il portiere della Juventus) e grandi alleati a livello di politica internazionale del pallone attraverso l’ECA, di cui il massimo dirigente juventino è il presidente e il direttore generale dell’Ajax uno dei suoi vice. Il rapporto solido tra Agnelli e Van der Sar sarà fondamentale per riformare il calcio europeo, ma sarà una carta importante anche nella corsa juventina al Golden Boy dell’Ajax.
Se il responsabile dell’area sport Fabio Paratici e il vicepresidente Pavel Nedved sono in pressing su Mino Raiola, agente del capitano dei lancieri, come nel caso dell’affare del secolo Cristiano Ronaldo l’operatività e le amicizie internazionali di Agnelli possono fare la differenza per rafforzare l’appeal bianconero. I rapporti tra i dirigenti bianconeri e Raiola sono ottimi - il procuratore italolandese è stato anche il manager di Nedved - e altrettanto solidi, proprio grazie al feeling Agnelli-Van der Sar - sono quelli tra Juventus e Ajax. Motivi che rafforzano la pole position e l’ottimismo dei campioni d’Italia, i quali però sono ben consapevoli che le insidie non mancano: il Barcellona sta facendo di tutto per convincere il 19enne dell’Ajax a trasferirsi al Camp Nou. «Il futuro di De Ligt? I blaugrana - ha detto il ds dell’Ajax Marc Overmars agli spagnoli di As - sono la mia squadra preferita, ma ci sono altri due club molto vicini». Uno è la Juventus e l’altro è il Manchester City.
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