Occhio, il Toro non ha mollato speedy Lazzari: è lui il futuro

Domenica con la Spal i dirigenti granata sono stati convinti una volta di più dall'esterno destro: l'ingaggio non sarebbe un grande ostacolo, ma c'è da investire per il cartellino
Manuel Lazzari, difensore (Lazio)© LAPRESSE

TORINO - L'unico su cui può passare inosservato è il marcatore diretto quando lo lascia sul posto: ha corsa pensata e capacità di rientro per andare via al marcatore diretto e centrare il cross, dimestichezza in entrambi le fasi, piede adeguato, Manuel Lazzari. Se ne era avuta prova già nel corso del passato campionato, ma nell’avvio di questo l’esterno destro che gioca nella Spal a partire dalla cavalcata che ha portato i ferraresi dalla serie C2 alla A ha evidenziato un ulteriore miglioramento.

Nelle prime due giornate ha convinto contro Bologna e Parma, quindi domenica a Torino è stato il migliore tra i suoi, assieme a Gomis: per lunghi tratti della partita ha messo in imbarazzo Ola Aina, uno che aveva impressionato sia contro la Roma che a Milano. Fisiologica la chiamata in Nazionale da parte di Mancini, che lo ha voluto con sé nel doppio appuntamento di Nations League contro Polonia e Portogallo. Ha un presente biancazzurro e un futuro stabilmente azzurro, la piacevole conferma di questo avvio di stagione.

Alla Spal e al ds Vagnati l’esterno deve molto, tanto che in assenza dell’offerta da capogiro ha scelto di rinnovare con gli estensi fino al 2023. Il Toro - in estate molti i discorsi intercorsi, tra la definizione del riscatto da parte del club di Colombarini del contratto di Gomis, l’acquisto di Valdifiori e il prestito di Bonifazi nonché di Milinkovic-Savic - ha avuto modo di confrontarsi spesso, con la dirigenza ferrarese. E tra un sondaggio e l’altro per Viviani l’argomento Lazzari è stato discusso spesso. «Si tratta di un ottimo giocatore con ampi marigini di crescita», diceva già mesi fa Cairo, di fatto dando mandato al ds granata Petrachi di sondare il terreno, a riguardo.

LA SCELTA DI CAIRO - Il problema è che la Spal non ha urgenza di cedere, e trovandosi per le mani un gioiello non ha intenzione di svenderlo: 15 milioni di euro è la cifra sotto la quale trattare Lazzari diventua arduo. D’altronde il giocatore, un classe ‘93, è tra i due o tre più interessanti in circolazione nel ruolo (tra gli italiani se la gioca con Florenzi, Zappacosta e De Sciglio). Con i granata adeguerebbe, ma non è l’ingaggio a rappresentare il principale ostacolo.

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