Torino, Cairo: «In difesa faremo ancora qualcosa»

Il presidente fa il punto sul mercato: «Abbiamo speso 49 milioni: è la più importante campagna acquisti che io abbia mai fatto». E De Silvestri lancia Belotti: «Lo vedo ancora più carico»
Torino, Cairo: «In difesa faremo ancora qualcosa»© LAPRESSE

TORINO - «La rosa è ampia e siamo un team solido, con un allenatore dalle grandi capacità: per Mazzarri non era facile subentrare, ma ha portato a casa tanti punti nel girone di ritorno. Amo la sua attenzione ai dettagli e la capacità di far crescere i giovani». Cosi' a 'Rmc Sport' il presidente del Torino, Urbano Cairo, che ha parlato dell'estate del club granata e delle ambizioni. «Il nostro è un progetto ampio, sano e lungimirante: 4 volte su 5, negli ultimi anni, ci siamo piazzati nella parte sinistra della classifica. Oggi - ricorda - il Torino lotta per qualcosa di più della retrocessione, grazie anche a un settore giovanile che ha fatto benissimo nel recente passato». Un mercato già ora molto ricco quello del Torino, però passato in secondo piano per il colpo del secolo dei 'cugini', come afferma Cairo: «Con l'arrivo di Ronaldo la Serie A ha assunto una dimensione molto più importante: l'interesse si è propagato su tutte le squadre, non solo sulla Juventus. In questa sessione di calciomercato, tra acquisti e riscatti, il Torino ha speso 49 milioni di euro: è la più importante campagna acquisti che io abbia mai fatto. Con l'arrivo di Ronaldo, investimenti anche importanti sono purtroppo passati in secondo piano. Va bene comprare giocatori importanti, ma poi in fin dei conti si gioca in 11 e la panchina demotiva i calciatori: lo stesso Mazzarri mi ha chiesto solo un acquisto in difesa e forse a centrocampo, davanti siamo assolutamente coperti». Ma qualcosa ancora sarà fatto, ammette il presidente: «Juan Jesus? Dietro abbiamo 6 centrali di difesa, anche se due di essi si sono fatti male. Non faccio nomi, anche se dietro qualcosina certamente verrà fatta». Guai però a parlare di obiettivi: «Mihajlovic, quando arrivò da noi due anni fa, si sbilanciò forse un po' troppo con le promesse e le aspirazioni. Creare delle aspettative eccessive può non essere giusto: a volte le cose si possono pensare ma è meglio non dirle. L'obiettivo - conclude - è quello di lavorare a fari spenti, per conseguire risultati sportivi all'altezza».

LA CARICA DI DE SILVESTRI - Dal ritiro granata di Bormio ha parlato intanto parlato Lorenzo De Silvestri: «Belotti è sempre stato molto carico ma si sentivano più voci di mercato l'anno scorso e a volte possono distrarre un po'. Quest'anno è partito carico, si sta allenando molto bene, è sempre il primo a tirare per il gruppo». Il terzino parla del bomber e della grande voglia che ha il Torino di riscattare una stagione un po' anonima, iniziata con Sinisa Mihajlovic e conclusa con Walter Mazzarri. «C'è serenità, c'è l'equilibrio che a volte nel calcio si perde un po' e invece dobbiamo cercare di mantenerlo per tutto il campionato - sottolinea il laterale ex Lazio ai microfoni di Sky Sport -. Il nostro è un gruppo importante, con sani valori, compattato dalla fine dell'anno scorso. Ci conosciamo tutti, sappiamo quando scherzare e quando essere più ligi: sono state finora due settimane intense». Al Torino il laterale aveva «in mente dei record e li ho raggiunti e superati, voglio continuare così. Il Torino deve dare il meglio di sé, ripartiamo con grande fiducia. Il 3-5-2 o il 4-3-3? Dobbiamo essere pronti a qualsiasi evenienza anche a partita in corso, mister Mazzarri ci sta istruendo su entrambi i moduli, in base alla partita che affronteremo».

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