Torino-Bruno Peres, l’ultimo ostacolo è il Besiktas

Definito l’accordo con la Roma, che ha anche intimato al suo giocatore di accettare la proposta granata, il Toro deve ora guardarsi da un club che gioca in Europa League
Torino-Bruno Peres, l’ultimo ostacolo è il Besiktas© Bartoletti

TORINO - La buona notizia è che il Toro continua a essere la squadra più vicina a mettere le mani su Bruno Peres. Il cattivo presagio, che però potrebbe anche evaporare nei prossimi 2 giorni, si chiama invece Vida.

VIDA: CHI ERA COSTUI? - Domagoj Vida è un croato. E’ il difensore che Petrachi trattò nell’estate del 2016, all’inizio dell’avventura di Mihajlovic nel Toro. Vida è uno dei giocatori più immarcabili che ci siano sulla faccia della Terra, anche se in campo è lui a dover ingabbiare gli avversari. Cambia idea a ogni piè sospinto e il suo amore per il denaro è pressoché smisurato. Giocava nella Dinamo Kiev, fino a 6 mesi fa. E i vertici della Dinamo sono mercanti sfuggenti come lucertole. Cairo e Petrachi finirono nelle loro grinfie, tra cambiamenti continui delle carte in tavola. Ordunque, questo benedetto Vida da gennaio gioca nel Besiktas, a Istanbul. E il Besiktas rompeva già le scatole al Toro, nel 2016. Tardi, ma alla fine l’hanno spuntata loro. E cosa c’entrano di nuovo i turchi? Molto semplice: hanno chiamato l’entourage di Bruno Peres e gli hanno messo sul tavolo un’offerta più alta di quella presentata dal Torino, che aveva appena elevato la proposta d’ingaggio al brasiliano. Una brutta rottura di scatole, insomma.

IL FISCO AIUTA I TURCHI - Rinfreschiamoci la memoria. Il Toro ha da tempo un’intesa con la Roma, per Peres: prestito oneroso (a un milione), con riscatto obbligatorio (per altri 7) alla 25ª presenza in granata. Ma da oltre una settimana il club granata non riesce a convincere Peres sull’entità degli stipendi. L’esterno destro ha dato il suo allegro assenso al trasferimento, però alle sue condizioni: un ingaggio fisso il più possibile vicino ai 2 milioni. L’altro ieri il Torino è salito fino a quota 1,5 milioni netti, più bonus da 300 mila euro. Nell’ottica di Cairo (e tenuto conto anche della deriva sportiva di Peres a Roma), trattasi di un’offertona. Però il Besiktas, che nelle settimane scorse aveva già provato a trattarlo, in queste ultime ore è tornato a bussare alle porte dell’agente di Bruno. Facendo balenare un ingaggio ancor più alto, grazie anche alla differente tassazione degli stipendi in Turchia: enormemente meno invasiva rispetto al fisco italiano. Non solo: il Besiktas, che ha chiuso al 4° posto ed è uno dei club turchi più ambiziosi, disputerà l’Europa League.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...