Con Bernardeschi è la Juve di Allegri

L’ex viola era da due anni nei sogni dell’allenatore che ha avuto anche il pupillo De Sciglio e si coccola l’altro fantasista Douglas Costa. E sul caso Bonucci...
Con Bernardeschi è la Juve di Allegri© ANSA

TORINO - Impossibile sbagliare, ormai appare evidente e la considerazione è pressoché incontrovertibile: quella che sta nascendo, è a tutti gli effetti la Juve “di” Massimiliano Allegri. E “per” Massimiliano Allegri. Costruita e assemblata ad hoc su indicazioni del tecnico livornese che, gurda il caso, ha appena rinnovato il contratto: triennale e con ingaggio faraonico a dimostrazione del desiderio della società di dare all’allenatore un ruolo centrale e nodale. Federico Bernardeschi non è che l’ultimo indizio evidente in tal senso. Già nel 2015, del resto, il tecnico evidenziava la sua voglia di poter disporre di un certo tipo di giocatori: trequartisti di qualità. Faceva nomi e cognomi, speranzoso. Curiosamente, sia in quella campagna acquisti sia nella successiva, di trequartisti non se ne vide manco l’ombra e l’assenza d’un 10 sembrava quasi una barzelletta... Ora, invece, magicamente, di trequartisti ne sono arrivati due in un sol colpo: Douglas Costa e Bernardeschi, appunto, che nel 2015 era stato citato proprio da Allegri nella lista dei suoi desideri. E ancora non basta, perché poco prima di Bernardeschi è stato presentato Mattia De Sciglio: che trequartista non è, ma è un pallino di Allegri (lo fece debuttare in rossonero e un anno fa gli disse: «Tranquillo ché appena possibile ti porto con me»). Proseguiamo: diversamente delle consuetudini (prendere buoni giocatori, a prescindere, e poi il tecnico modulerà la squadra in base a quello che ha a disposizione), Marotta e Paratici hanno deciso quest’anno di tenere come punto di riferimento un sistema di gioco ben preciso: il 4-2-3-1 diventato marchio di fabbrica di chi? Di Allegri, appunto. Lasciamo poi alle intime riflessioni di ciascuno le considerazioni sulla cessione di Bonucci, il cui feeling con Allegri non è mai scoccato. Pure in questo caso, manco a dirlo, la società ha fatto una scelta ben precisa. Decisamente, non ha fatto le barricate quando il difensore ha chiesto di andare via. E non le ha fatte neanche Allegri... 

 

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