"Di Maria, ti ammazziamo la famiglia": terrore a Rosario, minacce di morte

I narcos arrivano alla porta del Fideo, esplodendo colpi di pistola dopo aver lasciato il messaggio minatorio: l'agghiacciante resoconto della polizia

FUNES (Argentina) - Di pari passo con la stagione che volge verso la sua conclusione, aumentano i rumor di mercato circa un possibile ritorno al Rosario Central dell'ex Juventus Angel Di Maria, attualmente in forza al Benfica e in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. A 'dividere' El Fideo dal club in cui ha iniziato la sua straordinaria carriera, però, non ci sarebbero altre offerte, bensì... i narcos! Sì, perché ha dell'incredibile quanto avvenuto nella sua tenuta a Funes, vicino Santa Fe, nell'area metropolitana di Greater Rosario. 

La minaccia a Di Maria

Stando a quanto raccontato dalla polizia di Santa Fe, infatti, un'auto sospetta avrebbe lanciato, alle 2.30 del mattino, un pezzo di nylon nero davanti a Funes Hill Miraflores, la casa di campagna di proprietà della famiglia di Di Maria, nonché il luogo dove El Fideo è solito alloggiare ogni qualvolta fa ritorno in Argentina, prima di sparare quattro colpi di pistola. Inequivocabile il messaggio dei malviventi al padre del calciatore: "Di' a tuo figlio di non tornare più a Rosario, altrimenti un membro della sua famiglia morirà. Nemmeno Maximiliano Pullaro (il governatore di Sante Fe, ndr) vi salverà. Non tiriamo bigliettini, ma piombo con cui uccidiamo le persone". Impegnato con la Seleccion nella tournée americana, mentre si apprestava a disputare la sfida vinta poi 3-0 contro El Salvador, l'ex Juve non ha ancora commentato l'accaduto

La situazione in Argentina

In tempi non sospetti, ai microfoni di Espn, Di Maria aveva così commentato la situazione: "Ho lì i miei genitori e le mie sorelle, quello che sta succedendo mi tocca, mi sconvolge molto. Ma la voglia e la speranza di tornare al Rosario ci sono sempre". Attualmente è in atto una vera e propria 'guerra civile', con i sicari del narcotraffico che, in reazione alla lotta avviata da Pullaro, hanno fatto una strage di lavoratori. La famiglia del Fideo, ad ogni modo, è stata immediatamente allontanata dalla zona.

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