Basket, Serie A: Milano torna a vincere, Torino nei guai

La Fiat si arrende all'overtime contro Cantù, Milano batte Trento nella riedizione dell'ultima finale scudetto

Le tensioni zavorrano la Fiat Torino, che incassa al PalaVela la decima sconfitta stagionale, 96-106 all'overtime contro Cantù, e si ritrova all'ultimo posto dopo il successo di Pistoia su Pesaro. In vetta, l'Olimpia Milano supera 86-78 Trento e resta a +6 sulle seconde, Avellino e Venezia, che mantiene due punti di vantaggio su Cremona grazie al 78-67 nel lunch match.

TORINO ANCORA KO – Non c'è luce alla fine del tunnel della Fiat Torino in questa serie A1. Nella quattordicesima giornata l'overtime premia Cantù che lascia la squadra di Galbiati, alla seconda sconfitta su due dopo l'arrivo in panchina al posto di Larry Brown, all'ultimo posto. Qualche passo in avanti in attacco, come a Cremona, si intravede ma resta una preoccupante fragilità difensiva. La questione Carlos Delfino, messo fuori rosa dal presidente Antonio Forni che ha anche scritto una lettera ai tifosi, non aiuta. Anche perché il PalaVela ha preso le parti dell'argentino. La squadra di Evgeny Pashutin ha mostrato una reazione da grande squadra dopo la vittoria della scorsa settimana su Pistoia. Il gioco corale ha fatto la differenza nel supplementare. Spiccano i 26 punti di Frank Gaines e i 22 di Davon Jefferson (31 di valutazione) decisivi nel 34mo successo dei lombardi in 56 confronti diretti. Guarda gli highlights di Fiat Torino-Cantù.

MILANO VOLA – La Dolomiti Energia non vince a Milano dalla semifinale playoff del 2017. Per un tempo, l'Aquila fa valere la difesa e il contributo dalla panchina di Mian e Jovanovic, sette punti di fila nel giorno del 25mo compleanno. All'intervallo lungo Trento è avanti di uno (39-40) ma è la squadra con la media più bassa della stagione. Milano, che ha la più alta, inverte il paradigma nel terzo quarto, un parziale determinante da 25-11. Trento forza troppo in attacco, non toglie l'Olimpia dalle sue sicurezze, su tutti un Gudaitis da 18 punti, 8 rimbalzi e 19 di valutazione. La squadra di Buscaglia, all'ottava sconfitta su dieci confronti contro Pianigiani, chiude la serie di quattro vittorie di fila e vede ridursi le speranze di un posto nelle Final Eight di Coppa Italia.

CREMONA, TALIERCIO TABU' – Il secondo tempo spezza gli equilibri anche al Taliercio. La Reyer rimane imbattuta in casa contro la Vanoli Cremona. Grazie ai 18 punti di Watt e alle cinque triple realizzate su dieci da Stone e Bramos, i migliori realizzatori dalla distanza della Serie A, infila la dodicesima vittoria su dodici scontri diretti. Coach De Raffaele si gode l'ottavo successo su otto su Sacchetti, aiutato anche dai 14 punti di Tonut. Ricci (15) e Diener (8) superano i 300 punti con la maglia di Cremona, ma resta una consolazione leggera.

BRESCIA, LA CRISI CONTINUA – Terza sconfitta consecutiva per la Germana Brescia, che si ferma anche alla Unipol Arena. Chiude 88-80 la Virtus Bologna. Tony Taylor ci mette la firma di lusso con 22 punti, di cui 15 solo nell'ultimo quarto. Dejan Kravic ne aggiunge 14, 8 ne infila Aradori alla 400ma presenza in campionato. Due triple finali di M'Baye archiviano il successo della Virtus, che domenica si andrà a giocare la qualificazione alle Final Eight a Varese.

PISTOIA, CHE SORPRESA – Troverà una squadra colpita nell'orgoglio dopo la sconfitta 71-65 al PalaCarrara contro Pistoia, ultima in classifica. La squadra di Caja manca di grinta e lucidità, vedere per credere la rimessa sull'ultimo possesso. Dominique Johnson, di gran lunga miglior realizzatore della Oriora, mette a referto 26 punti, con 5 rimbalzi e 23 di valutazione complessiva, e firma il primo successo dopo quattro sconfitte consecutive.

BENE SASSARI E REGGIO – Il 2019 di Sassari si apre con il 102-97 su Trieste. Gli uomini di coach Esposito, avanti di 9 all'ultimo intervallo, completano la terza vittoria consecutiva e agganciano così la parte alta della classifica. Juan Manuel Fernandez (25) spinge Trieste al -3 nel terzo quarto (81-78) e prova a riaprire la sfida dall'arco nel finale. Ma Scott Bamforth (20) e Jack Cooley (24) tengono i sardi avanti.

Nel posticipo, Reggio Emilia domina Pesaro che si ferma a 20 punti nel primo tempo. Nel posticipo, Reggio Emilia esacerba la crisi di Pesaro, alla sesta sconfitta consecutiva. La squadra di Galli resta in partita cinque minuti, poi crolla 108-66. Gli emiliani, che dal 2006-07 non avevano così pochi punti dopo 13 partite, salgono così a quota 10 nella classifica di Serie A.

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