© CIAMILLOROMA - L'EA7 Milano paga a caro prezzo il doppio turno di Eurolega e incassa la prima sconfitta interna in campionato perdendo il big match dell'ottava giornata contro la Sidigas Avellino che, dopo due supplementari, si è imposta per 94-92 grazie soprattutto alle prestazioni superlative di Filloy e Rich (21 punti a testa), e di Ndiaye che ha dominato nel pitturato portando a casa 16 punti e 12 rimbalzi. L'Olimpia ha dovuto rincorrere gli avversari per quasi tutto l'arco della gara finendo anche a -15 durante la terza frazione (47-32). Nel momento di massima difficoltà biancorossa, Theodore e Jerrells (autore della bomba del 77 pari) si sono però caricati la squadra sulle spalle permettendole di portare il match al primo supplementare dove proprio Jerrells ha griffato la bomba del +3 milanese quando sul cronometro mancava ancora un secondo da giocare. Tanto è bastato però a Filloy per trovare un'insperata parità con un tiro clamoroso scagliato dall'angolo dopo aver raccolto un passaggio a tutto campo di Leunen. Nel secondo overtime il match è poi rimasto in equilibrio fino all'ultimo minuto quando Rich ha messo la parola fine sull'incontro con il canestro del definitivo 94-92.
CRISI VIRTUS - Ennesimo finale punto a punto fatale alla Virtus Segafredo Bologna che a Brindisi ha incassato il quarto ko consecutivo perdendo 79-75 contro la Happy Casa di uno straripante Nic Moore (26 punti) che ha stravinto il duello a distanza con Oliver Lafayette, unico playmaker di ruolo schierato dai bianconeri felsinei vista l'assenza di Stefano Gentile, messo ko dall'influenza. I salentini hanno controllato i punteggi per tutto il primo tempo chiuso in vantaggio di 5 punti (34-29). Nella ripresa però Bologna è riuscita a ritrovare temporaneamente il bandolo della matassa passando in vantaggio grazie ai canestri in chiusura di terzo quarto griffati da Umeh, Aradori e Ndoja (58-56 al 30°). La partita è poi rimasta in sostanziale equilibrio fino ai minuti finali quando Brindisi, grazie alla difesa a zona, ai punti di Suggs, Tepic e Lalanne, e alla precisione ai liberi di Moore è riuscita a ricostruirsi un piccolo tesoretto di vantaggio che ha conservato fino al suono dell'ultima sirena.
TRENTO E SASSARI SUL VELLUTO - Vittoria senza troppi patemi per la Dolomiti Energia Trentino che, dopo due sconfitte, è tornata a vincere in campionato battendo in casa la Victoria Libertas Pesaro 91-74. I bianconeri, guidati da un Silins chirurgico dalla lunga (25 punti con 6/8 da tre punti) e dalla concretezza sotto i tabelloni di Behanan (13 punti e 10 rimbalzi), hanno cominciato con il turbo innestato toccando il +20 nel corso del secondo quarto (47-27), ma poi hanno subito il rientro dei marchigiani che in uscita dagli spogliatoi dopo l'intervallo lungo, grazie a Moore (22 punti) e Bertone (20), si sono riportati a -6 (56-50). Sutton e Silins hanno poi tolto le castagne dal fuoco dei trentini firmando il nuovo allungo a cui Pesaro non ha più saputo replicare. Segnali incoraggianti arrivano anche dalla Dinamo Sassari che, dopo aver schiantato Holon in Champions League, ha concesso il bis tra i confini nazionali sbancando Varese con un perentorio 82-61 ispirato dall'ennesima prestazione superlativa di uno Scott Bamforth (19 punti con il 50% dal campo) ben assistito da Polonara (11 punti e 8 rimbalzi) e Shawn Jones (10 punti e 9 rimbalzi) che hanno giocato con straripante energia sotto i tabelloni. Dopo aver chiuso il primo quarto a +11 (27-16), i sardi - che hanno tirato con il 42.9 % da tre - hanno subito il ritorno in gara dei biancorossi che però sono letteralmente crollati nel terzo quarto in cui, anche a causa di un pessimo 4/16 al tiro, hanno subito un parziale di 18-8 che li ha fatti sprofondare a -16, divario che non hanno più azzerato.