Cantù-Cappellari: è già addio al vetriolo

La società ha minacciato azioni contro l'ormai ex DG che ad un giornale locale aveva dichiarato di voler fare un passo indietro lamentando la mancata corrispondenza degli emolumenti pattuiti e di un regolare contratto

ROMA - Sembra già essere giunto al capolinea, dopo poco più di un mese, il sodalizio tra la Pallacanestro Cantù e Toni Cappellari. L'esperto dirigente di origini trevigiane, infatti, questa mattina aveva fatto sapere attraverso le colonne di un giornale locale di voler fare un passo indietro, lamentando il fatto di non essere ancora stato pagato per il lavoro svolto in questo periodo, tra l'altro, secondo la versione di Cappellari, senza un regolare contratto. Cappellari aveva poi aggiunto di aver anticipato personalmente i costi della trasferta ad Avellino, rivalendosi poi sull'incasso dell'ultima partita giocata  in casa dai brianzoli contro la Reyer Venezia. 

LA REPLICA - Non si è fatta attendere la replica piccata del club che pochi minuti fa ha annunciato azioni presumibilmente di natura legale contro l'ormai ex direttore generale biancoblu accusandolo di essersi appropriato senza autorizzazione degli incassi del match di domenica scorsa e di non aver mai voluto procedere alla sottoscrizione dell'intesa tra le parti che prevedeva anche un anticipo degli emolumenti già versato dal club: «La Pallacanestro Cantù, a seguito delle dichiarazioni rese dal signor Antonio Cappellari, intende chiarire che un primo contratto di assunzione è stato sottoposto al signor Cappellari per la firma già il 29 settembre; successivamente, a seguito di sue ulteriori richieste, gli sono state proposte altre tre versioni dell'accordo, precisamente in data 10, 12 e 30 ottobre. Solo il 30 ottobre il signor Cappellari ha espresso la sua approvazione ma, ciò nonostante, non ha mai voluto procedere con la sottoscrizione del contratto. In secondo luogo, il signor Cappellari, ancor prima di cominciare la sua collaborazione con la Pallacanestro Cantù, ha preteso e ottenuto dalla stessa un anticipo sulle proprie spettanze; inoltre, il secondo mese di lavoro – novembre - di cui lamenta il mancato pagamento, semplicemente non è ancora terminato. In ultimo, il signor Cappellari, al termine dell'ultima partita giocata a Desio in data 11 novembre, senza averne alcun titolo o autorizzazione e contro la precisa ed espressa richiesta della proprietà, ha prelevato l’intero incasso della serata spettante a Pallacanestro Cantù ed in seguito, sempre senza alcuna autorizzazione, ne ha trattenuto una parte per sé. Di tale condotta il signor Cappellari verrà chiamato a rispondere nelle sedi opportune, così come per le dichiarazioni non corrispondenti al vero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...