Sci, l’Italia delle curve: occasione gigante, scattano le finali di Saalbach

Quattro gli azzurri in gara, De Aliprandini e Vinatzer puntano al podio che ormai latita da più di due anni
Sci, l’Italia delle curve: occasione gigante, scattano le finali di Saalbach© Getty Images

I giochi sono ampiamente e da tempo fatti, eppure per l’Italsci conta assai. Oggi si aprono a Saalbach, sede austriaca dei Mondiali in programma il prossimo anno, le finali di Coppa del Mondo, con la sfera di cristallo già assegnata tra gli uomini (Marco Odermatt) e quasi tra le donne (Lara Gut-Behrami). Si prospetta insomma una doppietta che alla Svizzera manca da 36 anni (Pirmin Zurbriggen e Michela Figini nel 1988), ma come detto in Casa Italia c’è ancora molto in palio. Soprattutto a livello femminile, con Federica Brignone aritmeticamente ancora in corsa su tre fronti, anche se il bis della sfera di cristallo conquistata nel 2020 è appeso a un filo molto sottile (-282 dalla ticinese di fatto a tre gare dalla fine) come la conquista della coppetta di gigante (-95) che si assegnerà domani. La valdostana, arrivata ad Are a quota 26 successi, si giocherà il tutto per tutto non questo weekend, ma il successivo in superG (-74). Tutto per evitare un trionfo totale di Gut-Behrami, protagonista di una stagione (forse l’ultima) monumentale che insieme alla seconda Coppa (dopo quella del 2016) potrebbe regalarle una tripletta di specialità. Esattamente come il connazionale Odermatt.

Il programma

Oggi si parte proprio da lui. E nella disciplina che lo vede vincente da 12 gare, le ultime 3 della scorsa stagione e tutte le 9 alle quali ha partecipato quest’anno dopo aver saltato per un problema al ginocchio l’esordio di ottobre a Soelden: 900 punti, quasi il doppio del secondo, il croato Zubcic (530). Per altro nella classifica generale lo svizzero che guida anche le classifiche di superG (+81 sull’austriaco Kriechmayr) e discesa (+42 sul francese Sarrazin) ha doppiato ampiamente l’austriaco Manuel Feller. Appuntamento alle 9 per la prima manche (12 la seconda, dirette RaiSport ed Eurosport) e ci sarà anche tanta Italia. Sicuramente più di quella che ci si aspettava dopo un inizio di stagione ancora deludente nelle discipline tecniche. Al cancelletto quattro azzurri: Luca De Aliprandini, Alex Vinatzer, Filippo Della Vite e Giovanni Borsotti. I primi due reduci dall’ottima trasferta americana, rispettivamente 5°-6° e 4°-5° nei due giganti di Aspen.
«La mia stagione ha cambiato pagina in quell’occasione, peccato sia saltata Kranjska Gora. Prima non riuscivo a mettere in gara quello che facevo in allenamento. Avevo deluso le mie aspettative. Qui le condizioni sono primaverili e danno anche pioggia. Sarà un gigante lungo, una battaglia. Voglio chiudere bene» promette De Aliprandini, ultimo azzurro a salire sul podio in gigante più di due anni fa (2° nel dicembre 2021 in Alta Badia). «Sono contento di poter partire nei 15, che sarà importante sulla pista salata che troveremo. Nei giorni scorsi ci siamo allenati bene e cerchiamo di tirare fuori due belle gare e chiudere la stagione al meglio» dice Vinatzer, più efficace in gigante che nel “suo” slalom che disputerà domani con Tommaso Sala, quando le donne (Brignone e Marta Bassino al via) avranno il gigante.

Oggi aprono con lo slalom (10.30 e 12.30) con la sola Martina Peterlini (24ª in classifica), visto che la valdostana e la cuneese hanno rinunciato alla possibilità di gareggiare avendo più di 500 punti. La coppa di specialità (come quella degli uomini già vinta dall’austriaco Feller) è stata conquistata la scorsa settimana da Mikaela Shiffrin, vincente (96ª volta) al rientro dopo l’infortunio di gennaio a Cortina per centrare uno degli obiettivi della stagione: l’ottava sfera di cristallo di specialità come Ingemar Stenmark. Per la sesta generale (come Annemarie Moser Proell) dovrà aspettare, visto che dista 345 da Gut-Behrami e 63 da Brignone.

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