Van der Poel torna tra gli umani: all’Amstel Gold Race non graffia

L'olandese termina la gara in 22ª posizione. A prendersi la scena è il britannico Thomas Pidcock
Van der Poel torna tra gli umani: all’Amstel Gold Race non graffia© EPA
Che fine ha fatto Mathieu Van der Poel? Sembravano chiederselo i battistrada che si arrampicavano sul Keutenberg, mentre l'Amstel Gold Race esplodeva, a poco più di 30 km dal traguardo, e dell'olandese dell'Alpecin Deceuninck non c'era traccia. Non sapevano che sarebbero stati loro a giocarsi la classica della birra. L'idea prendeva forza e consistenza di chilometro in chilometro.

Pidcock si prende la scena

Nella corsa in cui tutti avevano occhi solo per Van der Poel, è stato l'oro olimpico nella mountain bike Thomas Pidcock a chiudere il suo personalissimo conto in sospeso con l'Amstel. Dopo un controverso 2º posto al fotofinish con Van Aert nel 2021, e dopo il 3º gradino del podio conquistato alle spalle di Pogacar e Healy un anno fa, il britannico si prende la rivincita aggiudicandosi la corsa in un furioso sprint a quattro con Benoot, Hirschi e Vansevenant, quelli che più di tutti avevano capito che Van der Poel – per una domenica – sarebbe stato come e più umano di loro.  
 
"Mi sentivo bene – ha ammesso candidamente il vincitore di Fiandre e Roubaix dopo aver tagliato il traguardo al ventiduesimo posto - ma non avevo le gambe super delle ultime settimane. Ora vado in Spagna per allenarmi ancora un po' al sole e ci vediamo a Liegi". Domenica prossima, senza il vincitore delle ultime due edizioni Evenepoel, ci sarà da battere anche Tadej Pogacar.
E pure lo stesso Pidcock – 2º un anno fa a Liegi – che a Valkenburg oltre a vendicare il 2º posto di tre anni fa,salva pure la primavera dell'Ineos Grenadiers, quasi mai realmente competitiva. "Non dirò che è bello vincere qua per la 2ª volta, non voglio creare polemiche" ha detto a fine gara dimostrando di non aver dimenticato il contestatissimo sprint deciso al fotofinish che allora consegnò la vittoria a Van Aert.
"È stata un avvio di stagione difficile, sono dovuto stare lontano da casa per molto tempo facendo grandi sacrifici: questa è una vittoria gratificante". Mercoledì, alla Freccia Vallone, sarà uno degli uomini da battere in una startlist senza “extraterrestri”.

Finale incredibile nella prova femminile 

Incredibile l'epilogo della prova femminile, neutralizzata per più di un'ora, e con un finale totalmente rimodellato, a causa di un incidente tra una moto guidata da un agente di polizia e un'auto sul percorso di gara. Nello sprint di gruppo finale l'olandese Lorena Wiebes ha gettato alle ortiche la vittoria rialzandosi a pochi metri dal traguardo per esultare.
Al suo fianco, Marianne Vos – 251 vittorie in carriera – è riuscita a piazzare il colpo di reni decisivo per beffare la connazionale, inconsolabile dopo aver realizzato di averla combinata grossa. Quinta una scalpitante Elisa Longo Borghini, sempre all'attacco sulle cotes ma sfavorita dal chilometraggio ridotto che non le ha permesso di fare la selezione che avrebbe voluto. "Ho provato a giocare le mie carte, ma come squadra non possiamo rimproverarci niente". Adesso, anche per lei, Freccia Vallone e Liegi.

Amstel Gold Race: l'ordine d'arrivo

Prova maschile: (Maastricht-Berg en Terblijt, 253,6km): 1. Pidcock (Gbr) in 5h58'17” (media di 42,496km/h); 2. Hirschi (Sui) st; 3. Benoot (Bel) st; 4. Vansevenant (Bel) st; 5. Lapeira (Fra) st;18. Velasco st; 19. Rota st; 23. Brambilla st; 32. Scaroni st 
Prova femminile: (Maastricht-Berg en Terblijt, 101,4km): 1. Vos (Ola) in 2h35’02”; 2. Wiebes (Ola) st; 3. Gaskjenn (Nor) st; 4. Georgi (Gbr) st; 5. Longo Borghini st; 6. Gasparrini st; 10. Paladin st

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