Skeleton: Bagnis riscrive la storia, argento ai Mondiali di St.Moritz

Sulla stessa pista del primo oro olimpico di Nino Bibbia, il 23enne vercellese porta per la prima l'Italia sul podio individuale in una rassegna iridata. Strappato all'atletica quattro anni fa ora diventa una carta pesante per Milano Cortina 2026: «Spero di essere il nome nuovo dello skeleton»
Skeleton: Bagnis riscrive la storia, argento ai Mondiali di St.Moritz© Fisi

TORINO - Amedeo Bagnis rinnova e riscrive la storia dello sport italiano. Settantacinque anni dopo il leggendario primo oro olimpico azzurro di Nino Bibbia, un pioniere dei folli slittinisti a testa in giù, sulla stessa pista ghiacciata di St.Moritz il giovane vercellese conquista la prima medaglia individuale italiana ai Mondiali di skeleton. Argento che migliora il bronzo a squadre di Mattia Gaspari e Valentina Margaglio che già tre anni fa fece già scalpore e accese i riflettori su questa disciplina dimenticata. E allo stesso tempo diede un'ulteriore spinta alla piccola tribù di fatto solo piemontese strappata all'atletica (Bagnis era quattrocentista) e cresciuta da Andrea Gallina e dal dt Maurizio Orioli.
Sull'unico budello naturale esistente ancora al mondo (ahinoi quello di Cortina è ancora al centro di querelle, speriamo presto superate proprio in funzione dei Giochi del 2026), il 23enne di Tricerro scala un altro gradino del podio già provato un anno fa col bronzo ai Mondiali juniores ed entra di prepotenza nel mondo dei grandi braveheart facendo volare il suo skeleton (139,94 orari di velocità massima, record assoluto) dietro solo a quello del britannico Matt Weston, dominante fino dalla prima discesa e alla fine oro con 1”79 di vantaggio. Al termine delle quattro manche Bagnis difende il secondo posto dall'attacco del coreano Seunggi Jung, terzo a 2"46 dal vincitore.
«E’ stato veramente dificile, perchè il risultato al termine delle due manche iniziali era inaspettato, si trattava di una situazione a cui non ero abituato - racconta Amedeo, che s'è avvicinato allo skeleton solo quattro anni fa -. Sono riuscito a dormirci ugualmente sopra e al momento giusto ho dato tutto quello che avevo in corpo per rimanere davanti. Spero di essere il nome nuovo dello skeleton. Tutto si può fare se lavoriamo con la giusta determinazione».
Undicesimo alle Olimpiadi di Pechino 2022, Bagnis insieme a una Margaglio da rilanciare, sarà una carta pesante per l'Italia nei Giochi di casa di Milano Cortina 2026. Un motivo in più per realizzare e in fretta quell'agognata pista che rappresenta la chiave in sport come skeleton, bob e slittino.

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